Salute e benessere

Quali sono gli strumenti utilizzati dal dentista?

Quali sono gli strumenti utilizzati dal dentista?

I principali strumenti del dentista si distinguono in base allo scopo di utilizzo e allo specifico contesto clinico per cui vengono adoperati.

Nello dettaglio, gli ambiti fondamentali in cui si suddivide la disciplina odontoiatrica sono:
• Endodonzia – attiene alle sezioni più interne del dente (dentina, polpa, radice).
• Pedodonzia – ovvero odontoiatria pediatrica e infantile.
• Parodontologia – riguarda le strutture di supporto e che circondano il dente (gengiva, osso alveolare, cemento radicolare).
• Implantologia e protesica – interessa tutte le soluzioni artificiali e sintetiche che vengono innestate per rimpiazzare singoli elementi dentali, intere strutture, al fine di far recuperare al paziente la normale funzionalità ed estetica.
• Chirurgia odontoiatrica – qualunque intervento di tipo invasivo
• Ortodonzia – presidi fissi o mobili, metallici o fatti in resina di polimero, con l’intento di correggere e risolvere malocclusioni e disallineamenti dentali.
A seconda del tipo di esigenza, se l’odontoiatra deve intervenire solo in maniera superficiale o in profondità, o se occorre utilizzare altri macchinari ai fini diagnostici, gli strumenti del dentista possono essere semplici attrezzi/utensili, o presidi più sofisticati con componenti elettriche, elettroniche o digitali.

Quali sono gli strumenti principali del dentista?

Gli strumenti del dentista che normalmente trovano spazio in uno studio o in un ambulatorio sono i seguenti:
• Trapani – a loro volta si possono distinguere in elettrici o a turbina. I primi sono azionati da motori miniaturizzati su cui sono installati dei terminali di varia forma e angolazione. La loro velocità non è altissima, raggiunge circa 40mila giri al minuto, con l’eccezione di particolari supporti “moltiplicatori”, che permettono di aumentarne la potenza fino a 200mila giri al minuto. Il vantaggio dei trapani a motore elettrico è la loro maggiore sensibilità di utilizzo negli interventi chirurgici più delicati, oltre che la probabilità nettamente più bassa di trasmettere potenziali infezioni da paziente a paziente. I secondi, vale a dire i trapani a turbina, sfruttano l’azione dell’aria compressa, sono meno maneggevoli e sensibili ma molto più potenti, raggiungendo fino a 500mila giri al minuto. Con questa velocità si possono effettuare tagli e preparazioni direttamente sullo smalto, con largo uso nell’implantologia.
• Riunito odontoiatrico – vero e proprio cuore dello studio odontoiatrico che costituisce il fulcro di tutta l’attività. Si tratta di una postazione poli-funzionale che combina più elementi come la poltrona (con schienala reclinabile e regolabile), lo schermo (display che consente di visionare l’interno della bocca con ausilio di videocamere intra-orale), la lampada (per illuminare il capo operatorio), la sputacchiera, la faretra, la pedaliera dei comandi, l’aspira saliva, il porta-bicchiere e il portatray (braccio meccanico di supporto a cui sono agganciati vassoi, materiali e utensili vari).

dentista strumenti riunito
• Faretra – unità su cui sono montati i vari strumenti del dentista (manipoli, turbina, siringa con getto d’aria o acqua). L’unità è gestita dall’operatore tramite una pulsantiera nella parte alta e una pedaliera nella parte bassa.
• Lampada fotopolimerizzatrice – non ha mera funzione illuminante ma consente di attivare il principio attivo contenuto nelle resine utilizzate nelle otturazioni e nelle ricostruzioni dentali. L’effetto è un indurimento rapido delle catene polimeriche e quindi del materiale. Questo tipo di lampada trova anche utilizzo diagnostico, aiutando a rilevare le carie su canini e incisivi, attraverso il procedimento della transilluminazione. In pratica la zona colpita da infezione, una volta esposta alla particolare frequenza luminosa, apparirà di colore diverso rispetto al resto del dente.
• Unità radiografica – le apparecchiature di ultima generazione hanno permesso di dire addio alle tradizionali pellicole radiografiche, ora l’intero meccanismo sfrutta la tecnologia digitale, con minore esposizione dei pazienti alle radiazioni ionizzanti e senza la necessità che il personale addetto maneggi sostanze chimiche. Anche sotto il profilo del rendering, i software tridimensionali hanno reso più efficiente la manipolazione del concept grafico, con maggior comodità di archiviazione e fruizione delle immagini raccolte. Strumenti innovativi (occhiali, caschetto), danno la possibilità di ingrandire il campo di lavoro da 2X fino a 40X (stile microscopio).
• Laser – effetto antibatterico, coagulante, sbiancante, modellante in odontoiatria restaurativa e conservativa, rilevazione delle carie.
• Autoclave – prezioso e insostituibile elemento per la sterilizzazione e decontaminazione degli strumenti del dentista.
• Utensili e strumenti – spatole, sonde dentali, frese, pinze, specchietti, scavini.
• Strumenti monouso e presidi protettivi per l’operatore e l’assistente – bicchieri di plastica, aghi, aspira-saliva, guanti, mascherina, occhiali.
• Lampade sbiancanti – apparecchiature impiegate principalmente in odontoiatria estetica, utilizzate per attivare il processo di ossidazione nelle sostanze schiarenti dello smalto (perossido di idrogeno o perossido di carbamide). La loro funzione è quella di accelerare l’azione chimica delle paste e dei gel applicati sulla superficie dentale, previa accurata detartrasi e rimozione della placca.

dentista strumenti radiografia
Si possono far rientrare nella definizione “strumenti del dentista”, anche gli stucchi, le resine, i cementi e i composti che vengono impiegati per saldare, riempire, rivestire, incapsulare e otturare i denti nei vari tipi di trattamenti. Sono compresi anche elementi come il quarzo, il vetro, lo zirconio, il mercurio e la ceramica. Appare quanto mai chiaro che la gamma di elementi di cui può avvalersi un moderno odontoiatra è davvero ampia, specialmente se si tratta di un professionista particolarmente attento ai cambiamenti e alle evoluzioni del proprio settore, aggiornato sul progresso di tecniche, tecnologie, metodologie e nuovi percorsi di cura sperimentali. In aggiunta a ciò che materialmente viene usato durante un’operazione, in un controllo di routine, o in occasione di una semplice detartrasi, non si può fare a meno di citare le procedure e le soluzioni analgesiche.

L’anestesia fa parte a tutti gli effetti degli strumenti del dentista, in quanto in svariati casi, senza di essa non sarebbe possibile effettuare alcuna operazione, considerata la complessità e soprattutto la dolorosità di particolari interventi. Sono compresi in quest’ambito gli stessi farmaci, le siringhe, o gli impianti per la somministrazione dell’anestesia tramite inalazione con cannelli o mascherina. L’analgesia può infatti essere iniettata direttamente nella zona interessata, o fatta “respirare” al paziente, con miscele di protossido di azoto. In entrambi i casi si tratta di presidi essenziali per l’attività odontoiatrica, utili sia per rilassare ed eliminare l’ansia da soggetti poco collaborativi, sia per togliere completamente la percezione del dolore o del contatto anatomico con apparecchi come trapani, sonde e scavini.

dentista strumenti sonda specchietto
Appare chiaro che gli strumenti del dentista, oltre a cambiare in relazione al tipo di branca dell’odontoiatria che viene presa in considerazione al momento, si distinguono soprattutto in connessione con il periodo storico e con le innovazioni che avvengono nel comparto medico. Sono lontani anni luce i tempi in cui lo studio di un dentista assomigliava più alla bottega di un “fabbro” o del proverbiale “maniscalco” dei vecchi film western. Al giorno d’oggi i veri e propri utensili metallici sono rimasti davvero pochi, lasciando spazio ad apparecchiature ad ultrasuoni o mutuano la loro efficacia dalla più sofisticata ingegneria dei coni luminosi a diodo e ultravioletti. Infine, ancora una volta vale la regola della prevenzione e della quotidiana igiene orale domiciliare, per cui grazie ad altri comunissimi “strumenti” come spazzolino, dentifricio, filo interdentale e collutorio, si può mantenere e prolungare la salute della bocca senza dover ricorrere così tanto spesso a delle cure odontoiatriche, e quindi ai famigerati strumenti del dentista.

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