I vantaggi di sbiancare i denti dal dentista, sono o dovrebbero essere: la rapidità dei risultati, e la sicurezza, per la supervisione di un professionista.
La colorazione della dentatura è determinata innanzi tutto da fattori genetici, quindi a prescindere dalle tecniche impiegate per ottenere un sorriso smagliante, sarebbe preferibile cercare di mantenere la propria sfumatura cromatica naturale. L’ingiallimento dei denti viene accelerato sicuramente da condizioni esterne quali:
• Fumo
• Alcol
• Scarsa igiene orale
• Consumo di caffè, tè e cioccolato
• Abuso di bevande gassate e ricche di coloranti
Perchè sbiancare i denti dal dentista?
Tuttavia la ragione principale dello sbiadimento è il tempo, cioè il progressivo invecchiamento e assottigliarsi dello smalto dentale. Quest’ultimo diventa meno spesso, traslucido, e lascia trasparire all’esterno il reale colore della dentina sottostante, per l’appunto più tendente al giallastro. La dentatura appare così come lievemente macchiata o sporca, creando un effetto visivo che può risultare sgradevole. Se tuttavia le macchie dentali sono di natura più estrinseca che intrinseca, sbiancare i denti dal dentista o con metodi naturali, può essere una buona soluzione per far riemergere la pigmentazione originaria. I metodi professionali prevedono essenzialmente l’impiego di sostanze quali il perossido di idrogeno e il perossido di carbamide. Entrambe sono potenti ossidanti che agiscono disgregando le patine che si sono create in seguito all’azione macchiante del tempo, dei cibi e delle bevande. L’azione è di tipo abrasivo sullo stesso principio degli sbiancanti naturali e dello spazzolino da denti, ma con un’incisività e una concentrazione notevolmente maggiore. Rispetto al perossido di carbamide, quello all’idrogeno funziona ancor più in profondità, ma essendo estremamente potente, vi è il rischio di causare ustioni e infiammazioni sulla superficie delle gengive e sulle mucose del cavo orale.
Non a caso viene applicato un gel o delle mascherine protettive, per attenuare questo eventuale effetto collaterale. Quando si va a farsi sbiancare i denti dal dentista, per accentuare l’efficacia delle suddette sostanze ossidanti, vengono impiegati laser o speciali lampade (alogene, al plasma, ad ultravioletti, a diodi o ad anidride carbonica. Questo sistema ha la funzione di velocizzare notevolmente il processo di schiarimento, tanto che si stima un rapporto di 1 a 6 in ore, tra una seduta professionale di sbiancamento e una domiciliare, con il ricorso a prodotti naturali o cosmetici acquistati in farmacia. Anche la durata della resa d’immagine varia sensibilmente, da 6 mesi a 3 anni, prima di doversi sottoporre nuovamente ad una nuova procedura “in poltrona”. Nulla toglie che si possa ripetere il trattamento anche prima di quanto prescritto dall’odontoiatra, anche se il medico non stabilisce certo a caso la calendarizzazione di una procedura dentistica, sebbene di natura cosmetica. La ragione sta nel fatto che si espongono pur sempre i denti e le gengive all’azione di sostanze aggressive, ed è quindi meglio adottare le dovute precauzioni per non danneggiare la bocca e le mucose. Sbiancare i denti dal dentista garantisce un risultato più performante anche perché la bocca viene in precedenza preparata diversamene rispetto a come lo si potrebbe fare da soli a casa propria. Nessun trattamento sbiancante può essere efficace se prima non sono stati eliminati accuratamente tutti gli accumuli e i residui di placca e di tartaro.
Bisogna effettuare un'igiene dentale prima di sbiancare i denti dal dentista?
Appare ovvio che solo con spazzolino, dentifricio e filo interdentale non si può raggiungere lo stesso livello di igiene orale che si ha dall’odontoiatra. Alcuni giorni prima della procedura cosmetica, il dentista o l’igienista provvedono ad una profonda pulizia dei denti, cosa che già da sola ha un effetto benefico dal punto di vista visivo. Dopo la detartrasi, la dentatura appare più chiara anche senza l’uso di sbiancanti, figuriamoci poi in seguito al vero e proprio bleaching. Questo è un esempio lampante della definizione “unire l’utile al dilettevole”, perché inseguendo l’obiettivo di un sorriso hollywoodiano, ci si prende anche cura della propria salute orale, grazie al controllo generale che il dentista ha l’opportunità di fare in sede di visita per l’ablazione della placca e del tartaro. Un altro motivo per sbiancare i denti dal dentista è la maggiore tranquillità di potersi affidare ad un esperto del settore, scongiurando o limitando il rischio di eventuali effetti collaterali su denti e gengive, causati da ipersensibilità individuale alle sostanze, naturali o cosmetiche, impiegate per schiarire il sorriso. Che si tratti di prodotti di erboristeria, di rimedi naturali o di creme e gel acquistate in farmacia, per cancellare macchie e ingiallimenti, queste devono avere necessariamente un’azione abrasiva, non sempre tollerata bene dalle mucose del cavo orale. Inoltre da soli si può commettere l’errore del sovradosaggio delle sostanze, o dell’indugiare in troppe sedute domiciliari, con l’intenzione di raggiungere più rapidamente il traguardo. In aggiunta bisogna precisare che una colorazione differente dei denti può essere anche una caratteristica innata del soggetto, dovuta ad una discromia genetica, cioè ad un’alterazione nella pigmentazione di uno o più denti.
In questa circostanza un qualsiasi trattamento di sbiancamento, avrà come unico risultato il mantenimento dell’identica proporzione cromatica, per cui i denti naturalmente più scuri, si schiariranno, ma resteranno in ogni caso più scuri degli altri. Per risolvere il problema, più che sbiancare i denti dal dentista, lo stesso odontoiatra quasi sicuramente consiglierà l’applicazione di fascette dentali, cioè dei cappucci in ceramica, resina o polimero, per coprire la superficie dei denti affetti da discromia.
Sono tutti potenziali candidati per effettuare lo sbiancamento dentale?
Sbiancare i denti dal dentista permette quindi di avere maggior sicurezza e controllo sul trattamento, sul risultato e sulle potenziali complicazioni che si possono verificare. In generale la procedura è adatta a tutti, salvo alcune specifiche condizioni che richiedono una certa attenzione. Le categorie di soggetti a cui può essere sconsigliato di sottoporsi alla seduta cosmetica sono:
• Soggetti con otturazioni, faccette e corone dentali
• Pazienti affetti da patologie odontoiatriche in stato avanzato (gengiviti, carie, parodontiti)
• Persone allergiche al perossido di idrogeno
• Individui con una spiccata sensibilità dentale o gengivale (problema eventualmente risolvibile con anestesia locale o sedazione cosciente)
• Donne in gravidanza o in allattamento (a scopo precauzionale)
• Soggetti giovani di età inferiore ai 16 anni
In base al tipo di paziente, al suo quadro generale e clinico, e non di meno alla più o meno marcata sensibilità al trattamento, verrà scelta la soluzione più adeguata, tra lo sbiancare i denti dal dentista in una sola seduta (Chair Side), o farlo in più incontri (Walking Bleach)per stemperare l’invasività della procedura. Infine, non per deluder qualcuno, occorre svelare una cosa che non tutti sanno, o meglio a cui non tutti pensano, l’effetto di qualsiasi soluzione per schiarire la dentatura, è puramente soggettivo. Lo smalto dentale, così come la pelle, variano da persona a persona, così un abbronzante può regalare una pelle ambrata o nerissima a determinati soggetti, mentre lo stesso prodotto può colorare appena degli altri, se non addirittura procurare scottature. Ecco il motivo per cui sbiancare i denti dal dentista può essere la scelta migliore sotto il profilo dell’efficacia, perché un vero professionista della salute orale, non solo dell’estetica del sorriso, ha le competenze necessarie per definire e personalizzare il trattamento, adattandolo per quanto possibile alla specificità del paziente.