La gengivite in gravidanza è una condizione comune, frutto diretto dei cambiamenti corporei che interessano la donna durante un momento così particolare della sua vita.
Perché in gravidanza è più facile essere a rischio di gengivite?
- Aumenta il sangue in circolo
Durante l’attesa l’organismo della donna va incontro a una serie di modifiche per adattarsi al meglio al suo nuovo stato e per garantire la buona crescita del bambino. Uno dei principali cambiamenti riguarda la quantità di sangue in circolo, che in questo periodo aumenta fino quasi a raddoppiare. Lo scopo è assicurare una corretta irrorazione di tutti gli organi della futura mamma, compresi quelli “nuovi” come la placenta (che si forma apposta per nutrire e ossigenare il feto) e gli annessi embrionali, le strutture che circondano e proteggono il bimbo nel pancione. Di conseguenza, anche le gengive in questi mesi sono più ricche di sangue. Ecco perché è sufficiente sfregarle, per esempio mentre ci si lava i denti, per farle arrossare o sanguinare.
- Si alzano i livelli ormonali
Il corpo della futura mamma è soggetto a una serie di mutamenti causati dagli ormoni, sostanze naturali prodotte per garantire il corretto funzionamento degli organi. In particolare, nel sangue aumenta il livello degli estrogeni e del progesterone, gli ormoni tipici dell’attesa. Queste sostanze (il progesterone in particolare) agiscono sui vasi sanguigni periferici, vene e capillari, dilatandoli. Inoltre, tendono a modificare la consistenza delle loro pareti, che diventano più permeabili e lasciano, quindi, fuoriuscire il plasma (la parte acquosa del sangue). I liquidi vanno, poi, a raccogliersi negli interstizi (o spazi extracellulari), provocando inevitabilmente del gonfiore. Tutti le mucose (tessuti di rivestimento interno) acquistano così un caratteristico rigonfiamento e le gengive non ne sono esenti: anzi, poiché questa parte della bocca è particolarmente ricca di capillari, i tessuti si gonfiano con maggiore facilità.
- La placca è più aggressiva
A prima vista potrebbe sembrare che i problemi gengivali durante i mesi dell’attesa siano dovuti a un aumento della placca batterica (l’insieme di batteri che si depositano sullo smalto dei denti e lo demineralizzano, creando le condizioni ottimali per la formazione della carie).In realtà, non si tratta propriamente di questo, quanto di una mutata composizione della placca stessa, che si fa più aggressiva a causa dell’azione di alcuni batteri capaci di alterare lo stato di salute delle gengive. La presenza di questi batteri nella placca è direttamente collegata a quella degli ormoni tipici della gravidanza, come il progesterone e gli estrogeni, che aumentano da 10 a 30 volte rispetto al periodo precedente l’attesa.
- Il sistema immunitario è più debole
Durante la gravidanza il sistema immunitario (di difese naturali dell’organismo) non è pienamente efficiente e questo “abbassamento” delle difese apre spesso la porta alle infezioni e, nello specifico, comporta una maggiore incidenza della gengivite (infiammazione delle gengive).
Le cure fanno bene anche al piccolo
È importante curare la gengivite quando è in fase “acuta”, cioè mentre si manifesta ancora con episodi isolati. Se non si interviene per tempo, si corre il rischio che si trasformi in “cronica”, con l’estensione del problema ben oltre i tessuti gengivali e con la possibilità che la donna perda persino qualche dente. Le conseguenze di un’infiammazione trascurata si riflettono, però, non solo sulla salute della mamma, ma possono riguardare anche il piccolo nel pancione. Studi recenti hanno, infatti, evidenziato che le future mamme con chiari segni di malattie parodontali (cioè a carico delle strutture di sostegno dei denti) hanno maggiori probabilità di mettere al mondo un bimbo sottopeso oppure prematuro (nato cioè prima della 38a settimana di gestazione). Ciò è dovuto probabilmente al fatto che, per via dell’infezione, il sistema immunitario della donna produce sostanze per difendersi dalle tossine dei batteri responsabili della placca e che un livello elevato di queste sostanze può stimolare l’avvio del parto prima del tempo.
Cosa fare in caso di gengivite in gravidanza?
Quando ti trovi affetto da gengivite, ci sono alcuni accorgimenti che dovresti applicare per attenuare questa condizione.
Cerca di limitare il contatto della gengiva sostanze irritanti, che potrebbero aumentare il dolore e il gonfiore.
Utilizza uno spazzolino dotato di setole morbide, in modo da evitare un maggior irritamento che potrebbe provocare il sanguinamento delle gengive.
Effettua una pulizia dei denti quotidianta con lo spazzolino e dentifricio, tre o quattro volte al giorno, in particolare dopo i pasti, per eliminare i residui di cibo e combattere la formazione di placca e tartaro che aiutano la proliferazione di batteri.
Acquista un colluttorio disinfettante, ed effettua dei risciaqui durante la giornata (per un periodo di tempo limitato), per eliminare i batteri che si sono depositati sulle gengive.
È consigliato massaggiare la gengiva infiammata con i polpastrelli, o con uno stimolatore gengivale (acquistabile in farmacia), per alleviare la sensazione di bruciore che la gengiva infiammata può provocare.
Una tenica efficace contro la gengivite è quella di effettuare risciacqui con acqua mescolata al perossido di idrogeno (con proprietà antibatteriche), utilizzati anche per lo sbiancamento dei denti, per alleviare l’infiammazione delle gengive.
Cosa non fare in caso di gengivite in gravidanza?
Andiamo a vedere ora invece cosa bisogna evitare per non peggiorare l’infiammazione alle gengive.
Non utilizzare dentifrici scadenti, perchè in questa tipologia di dentifrici possono esserci contenute delle sostanze nocive che potrebbero peggiorare la situazione! Acquista quindi un dentifricio di qualità.
Evita di graffiare le gengive infiammate.
Non seguire assolutamente un’alimentazione priva di calcio e di vitamine, che sono dei fattori fondamentali per combattere i batteri e le infiammazioni.
Non temporeggiare: se la gengivite non passa, rivolgiti a un medico o a un dentista per una visita e, in caso sia necessario, cominciare un trattamento medico specifico per la tua situazione.
Evita assolutamente alcolici e fumo: come ho già detto più volte questi due elementi ostacolano spesso e volentieri la salute dei denti.
Non effetuare risciacqui con il colluttorio senza aver pulito la tua dentatura con spazzolino e dentifricio perchè questo atteggiamento potrebbe favorire la formazione di macchie sullo smalto dei denti.
Non spazzolare con troppa energia i denti perchè potresti irritare le gengive e dare vita ad un’infiammazione, e ti ritroveresti inevitabilmente con gengive sanguinanti e gonfie.
Non mangiucchiare unghie e oggetti in plastica, perchè oltre a peggiorare l’infiammazione delle gengive, potresti rovinare lo smalto dei denti.
Prevenire è sempre la prima regola!
Non appena si scopre di essere incinta, è bene sottoporsi a una visita odontoiatrica. Durante questo primo controllo, lo specialista, se necessario, esegue la rimozione della placca sopra e sotto gengivale e del tartaro. Questa operazione può essere svolta in tranquillità perché non richiede il ricorso all’anestesia. Il dentista, poi, in genere spiega alla futura mamma come proseguire l’igiene orale a casa propria (il dolore che sente potrebbe indurla a trascurare la pulizia) e le insegna a utilizzare in modo corretto lo spazzolino e il filo interdentale. Può suggerire anche l’uso di un collutorio specifico. È comunque consigliabile fare una visita di controllo ogni 3-4 mesi.